Il certificato di prevenzione incendi a Roma consiste in un attestato che conferma il totale rispetto e la piena osservanza degli obblighi previsti dalla legge in materia di prevenzione antincendio, oltre all’effettiva presenza di quei requisiti che definiscono la sicurezza nei confronti del rischio di sviluppo e propagazione di un incendio. Il certificato di prevenzione incendi Roma è un documento ufficiale, che può essere rilasciato solo dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Le strutture soggette a questo certificato sono stabilite tramite decreto legislativo, e inserite nelle specifiche tabelle di classificazione dei rischi. Attualmente, il regolamento prevede tre categorie di rischio differenti, determinate dalle maggiori possibilità di rischio di incendio, dalla dimensione della struttura, dal numero di persone che operano all’interno di essa e dalla complessità dell’attività svolta dall’azienda.
La prevenzione antincendio nel contesto degli immobili
Gli immobili residenziali e condominiali sono spesso soggetti all’obbligo di certificazione. Le disposizioni riguardano gli edifici d’epoca e i palazzi considerati di pregio artistico, gli immobili dove è installato un impianto di riscaldamento alimentato a combustibile liquido, solido o gassoso, le autorimesse e i parcheggi pubblici strutturati su più livelli, e in generale gli edifici per uso civile, anche con un basso livello di rischio. Per ottenere il certificato di prevenzione incendi a Roma è necessario predisporre un progetto di sicurezza antincendio che, in relazione alla categoria di rischio dell’immobile, può necessitare dell’approvazione da parte dei Vigili del Fuoco.
Le categorie di rischio di incendio
La suddivisione del livello di rischio di incendio, sia per quanto riguarda le aziende che per le strutture immobiliari, si riassume in tre categorie: basso, medio o alto rischio. La classificazione avviene in base alla tipologia della struttura, ai materiali di costruzione, alla conformazione e al numero di persone che ospita. In caso di aziende, la definizione del rischio è determinata dalla complessità produttiva, dal numero di dipendenti e dalla presenza di materiale più o meno facile ad prendere fuoco. La categoria A, a basso rischio, non richiede l’approvazione da parte del Comando dei Vigili del Fuoco ma semplicemente la presentazione di una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) redatta da un professionista. La categoria B, a medio rischio, costituisce una situazione relativamente complessa, che necessita dell’opportuna segnalazione al Comando Provinciale del Vigili del Fuoco, che valuterà la conformità del progetto in base ai necessari criteri di prevenzione antincendio e, nel caso, provvederà ad effettuare i dovuti controlli. La categoria C, ad alto rischio, necessita di tutte le precauzioni del caso: dal deposito del progetto di prevenzione incendi al Comando dei Vigili del Fuoco, alle eventuali modifiche, fino all’approvazione definitiva del progetto, che avverrà dopo opportuno sopralluogo. Si tratta di una situazione che richiede la massima attenzione e precisione, poiché in mancanza dei dovuti requisiti, l’azienda sarà obbligata a conformarsi in relazione alla normativa antincendio entro i termini stabiliti dalla legge.
Richiesta e durata del certificato di prevenzione incendi a Roma
La richiesta del certificato di prevenzione incendi a Roma deve essere inoltrata al Comando dei Vigili del Fuoco dal proprietario dell’immobile di riferimento o dal titolare dell’attività. L’accettazione della richiesta avviene dopo l’opportuna verifica del progetto antincendio e agli eventuali sopralluoghi di carattere tecnico e ispettivo. Si tratta di una procedura importantissima da seguire, poiché la mancata osservanza delle prescrizioni di sicurezza antincendio può portare a penalità di diverso genere, che possono consistere in sanzioni piuttosto pesanti ma anche alla chiusura dell’attività stessa. La durata del certificato di prevenzione incendi Roma, dopo l’avvenuta approvazione, è solitamente di cinque anni, solo in alcuni specifici casi di dieci. E’ comunque opportuno ricordare che, nel caso di variazioni apportate alla struttura che comportino notevoli differenze al progetto, quali possono essere la modifica dei dispositivi antincendio o il passaggio ad un’altra attività, compromettendo le condizioni di sicurezza, è necessario richiedere un’ulteriore approvazione. Il rinnovo del certificato di prevenzione incendi a Roma deve essere richiesto dal proprietario dell’immobile o dal titolare dell’attività, che provvederà a comunicare se, nel frattempo, sono avvenute modifiche sostanziali al progetto di sicurezza antincendio originale. Nel caso, al contrario, le condizioni di sicurezza fossero rimaste invariate, la dichiarazione del titolare / proprietario può avere valore di rinnovo, e il tecnico antincendio autorizzato provvederà alla verifica del corretto funzionamento degli impianti e dell’impiego di materiali certificati per la resistenza al fuoco.
In cosa consiste un progetto antincendio
Con la definizione di progetto antincendio si intende una complessa serie di analisi, verifiche tecniche e controlli il cui fine è quello di ottenere la perfetta conformità di un immobile, e delle eventuali attività produttive svolte al suo interno, in relazione alle norme legislative in fatto di sicurezza antincendio. Il progetto viene redatto e firmato da un progettista antincendio qualificato, di comune accordo con il titolare dell’attività o con il proprietario dell’immobile, e all’interno del documento si inseriscono i dati ottenuti dalle verifiche effettuate in materia di prevenzione incendi. Il progetto include anche le specifiche degli eventuali interventi effettuati per ottenere il completo rispetto della normativa antincendio. L’obiettivo di tutte le procedure di prevenzione incendi è quello di salvaguardare la sicurezza della vita umana, prima di tutto, ma anche di tutelare l’ambiente naturale, gli immobili e i beni di natura pubblica o personale.
La valutazione dei progetti antincendio
Il titolare di un’attività classificata con un rischio di incendio medio o alto, è obbligato a richiedere la valutazione del progetto antincendio, sia per un’attività di recente apertura, sia per strutture già esistenti e successivamente modificate. Alla richiesta di valutazione occorre allegare una dettagliata relazione tecnica che dimostri la totale osservanza delle norme di sicurezza, l’analisi dei rischi, le misure di prevenzione che si intendono adottare e i dati tecnici della struttura, consistenti in una planimetria e in una mappa che indichi le vie di fuga, i percorsi di emergenza e il posizionamento degli estintori o degli attacchi per gli idranti. Qualora la natura dell’attività o dell’edificio renda impossibile la totale osservanza delle procedure (è il caso, ad esempio, delle strutture storiche e dei contesti artistici e d’epoca), è possibile presentare una richiesta di deroga, al fine di rendere nota la natura del mancato rispetto dei vincoli, e le misure antincendio che si intendono adottare.